Libera il potere dell’ignoto, cambia direzione agli eventi
Avendo realizzato un certo tratto del proprio cammino, sarebbe utile ritornare al momento in cui tutto è iniziato, almeno in questa vita. Incamminandosi così a ritroso, scorgeremo parti di noi che si sono sviluppate nel tempo in un certo modo, secondo una certa interazione con gli elementi della nostra vita: persone, cose, situazioni. E finalmente potremo comprendere l’influenza che su di noi hanno avuto (e ancora hanno) quegli elementi, poiché nel percorrere il nostro cammino a ritroso inevitabilmente ci imbatteremo nel potere dell’ignoto, il potere dell’energia che si è cristallizzata intorno a un determinato evento, intorno a un determinato incontro. Un potere che ancora guida le nostra vite inconsapevolmente, secondo modelli ripetitivi e abitudini, un potere che attende di essere liberato dalla rigidità degli schemi e riassorbito affinché noi si possa riprendere in mano la barra della nostra navigazione vitale.
Eccoci quindi a riandare nei territori di ciò che è sconosciuto, i territori della nostra vita vissuta nella mancanza di chiarezza, attraverso lunghi anni segnati da eventi che come ombre conservano un certo potere su di noi oscurando il nostro cammino ulteriore. Si tratta quindi di avviare un percorso mentale, una meditazione che metta in luce i transiti oscuri, e tutto avviene secondo il potere della nostra fertile immaginazione. Si evoca così un incontro, un persona, una situazione. Lo scopo è quello di recuperare la chiara visione del fenomeno della vita che è eterno movimento e massa energetica in costante vibrazione. In contrasto con questa realtà si pone la nostra attitudine a bloccare lo scorrimento del fenomeno energetico vitale, a segmentare la massa vibrante e a prenderne una minuscola porzione che carichiamo di contenuti emozionali. Trasformiamo così il Grande nel piccolo, la Massa Vibrante carica di potenziale abbondanza nella piccola sfortuna che è divenuta la nostra vita. E, sfortunatamente, dalla Massa Vibrante che è la nebulosa delle infinite possibilità estraiamo sempre - per abitudine - la medesima esperienza.
Possiamo quindi ricorrere alla saggezza delle tradizioni spirituali e all’efficacia di certe tecniche. Siamo pronti a selezionare dal profondo della mente una prima immagine, una persona, un incontro. Facendo di nuovo quell’esperienza dovremmo essere in grado di sorprendere noi stessi, rovesciare i termini della relazione con quella persona per come è avvenuta nel tempo: rendere comico ciò che ricordiamo drammatico, utilizzare ad ampie mani lo strumento dell’ironia e della caricatura per ridisegnare l’incontro, per ridefinire i termini di quella parte della nostra vita che si è sviluppata in un certo modo. Quindi se l’incontro è stato segnato da un coinvolgimento emotivo molto forte legato a toni drammatici, a un evidente carico emozionale e sentimentale, dovremmo essere in grado di ripercorrere quell’evento utilizzando a piene mani l’arma del ironia, smussando gli angoli del coinvolgimento emotivo, rendendo comico e leggero ciò che ricordiamo drammatico e tragico. Per il bene della nostra anima, per recuperare vitalità ed entusiasmo, siamo chiamati a trasformare il dramma in commedia, a introdurre un pizzico di farsa, e a utilizzare la caricatura piuttosto che a ricordare la persona o l’evento in un’aura di grandezza e di terribilità. Dovremmo svolgere questo processo più volte, esercizi di rigenerazione del passato in grado di coinvolgere eventi o persone che hanno popolato la nostra vita.
Si approccia l’incontro mentale con la persona mediante una tecnica yoga di respirazione dinamica che possa sbloccare emotivamente il corpo fiso a livello del diaframma. Poi si porta silenzio ed equilibrio nella mente e si lascia che l’evento possa emergere spontaneamente. Lo si ridisegna poi secondo un agguato creativo che sia un ripercorrere l’evento nei termini di una riscrittura radicale, “cambiando la direzione” dell’evento. Quando la riscrittura è compiuta, riceviamo in genere un messaggio emozionale che può essere improntato a ilarità o gioia. Abbiano liberato a livello mentale un pacchetto di energia che giaceva bloccato nella sedimentazione ripetitiva dell’evento. Allora respireremo tre volte, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca, sonoramente, alfine di liberare i residui tossici, emozionali ed energetici, legati a quell’incontro per come si era stratificato nel tempo. L’operazione di rigenerazione interiore sarà così compiuta.