Lo Yoga, il Desiderio e il Piacere. Lezione Straordinaria 25.05.2024. Con susi Stefanini, Daniele Belloni - Ospite speciale: Giulio Geymonat

La meditazione è la sola medicina. La contemplazione è la sola comprensione. La mente fiduciosa è la sola in grado di ricordare l’estasi di quel minuscolo nuotatore che fluttuava libero e fuori dal tempo, nello spazio amniotico dell’istante.

È possibile pensare alla mente come origine di ogni guaio, oppure pensare alla mente come origine di ogni cosa. Fa una grande differenza…

Uno yantra è una forma geometrica, un triangolo, un intreccio di triangoli, un cerchio che contiene altre forme geometriche. Si tratta di un dispositivo di amplificazione delle energie che consente alla coscienza di compiere un balzo verso il “dentro”

Filosofie complesse e raffinate visioni hanno tentato di mettere assieme vita e assenza, godimento e distacco, indicando nella cessazione della vita un passaggio potenziale verso un grado più elevato di comprensione

Se scendiamo a livello del fondamento dell’essere, scopriamo che il tempo non esiste. Il tempo è una proprietà emergente che sperimentiamo perdendoci nelle nostre vicende biografiche

Per cogliere le verità di ogni cosa, di ogni vita, occorre un “aggiramento delle apparenze sensibili”, occorre essere maestri del “balzo all’indietro” - come fa il salmone

Ciò che la persona vede definisce la persona: lo stolto vede se stesso, il mago vede se stesso sullo sfondo, il saggio vede lo sfondo, vede lo spazio attorno alla sua forma.

Esiste una realtà dietro al mondo materiale, un ordine costitutivo fondamentale in controluce rispetto a cose ed eventi, ed è così che la realtà si mostra divenendo parte della nostra esperienza. Quel livello superiore di realtà richiede applicazione, attenzione, intenzione

A volte applichiamo strategie di cambiamento, tecniche, metodi di meditazione, e per un certo tempo ne ricaviamo soddisfazione: le cose sembrano andare meglio… Poi ci prende la pesantezza del pensiero e concludiamo che le cose vanno un po’ meglio, sì, ma poi non così tanto...

Esistono censori interiori che si incaricano di smantellare ferocemente ogni proposta. E nei dialoghi teatrali che intratteniamo con noi stessi crediamo di essere una voce sola

Il tempo è il tempo che impieghiamo nella narrazione degli eventi, il tempo è fatto di parole. Le parole fanno il tempo. Il linguaggio, un prodotto della mente, è responsabile della creazione del tempo.

“I testi tradizionali non dicono in quale modo operare la trasformazione verso la guarigione. Indicano una realizzazione trascendente che è oltre ogni possibile descrizione.”

Un potere che ancora guida le nostra vite inconsapevolmente, secondo modelli ripetitivi e abitudini, un potere che attende di essere liberato dalla rigidità degli schemi e riassorbito affinché noi si possa riprendere in mano la barra della nostra navigazione vitale.